- Giukebox ha scritto:
- QUESTE COSE MERITANO APPROFONDIMENTO !!!
- Papo ha scritto:
- ... iniziando dall'incontro
....siamo tutt'orecchi !!...anzi..... TUTT'OCCHI !!!
ECCOCI QUI:
Il tutto è partito previa una mia breve telefonatina a Papo:
“ahooo, che fai?”
E da li come dei veri amici sanno e vogliono fare, appuntamento veloce,
fra mezz’ora alla rotonda dello zoo safari di Pombia…
Fra me e me mezz’ora? Son più di quaranta chilometri fra strade statali, provinciali, comunali…
Mahhh…
scendo, ed accendo l’Africa Twin, ferma dalla MOTOBEFANA, si, mi vergogno ma è così…
vabbhè, tiro l’aria, nonostante i 35 gradi, ed al secondo push, borbottando si avvia.
Parto imboccando la strada nuova che porta alla Malpensa, e nonostante sappia e debba andare a Pombia, chissà perché ho in mente Varallo Sesia, e li ovviamente esco, allungando la strada.
Arrivo con circa 3 o 5 minuti di ritardo,
vabbhè il classico quarto d’ora accademico,
e lo sguardo perplesso di Papo è tutto un programma:
ma non dovevi arrivare da Sud? Come mai arrivi da Nord?
Ed a tutta risposta, e tu non dovevi uscire con la stufa a pellets (Harley Davidson)?
Invece che con questo proiettile azzurro (YAMAHA) ?
Sogghigna,
ed infilandosi il casco, mi fa: andiamo che è tardi, e parte!
Attraversiamo paesini che non riesco nemmeno a legger il nome, che già finiscono,
e mi insospettisco dalla presenza di allegri vecchietti con pettorine arancioni, bandierine rosse e palette ai bordi strada, finchè in un curvone uno di questi simpatici “maghi Magoo” ci blinda:
gara ciclistica.
Passano sti qui…
ed il vecchietto convinto ci fa,
tranquilli è il secondo giro di…
OTTO…
Cosa?
Devo star fermo sotto il sole ad un posto di blocco illegale perché ‘sti qui debbono pedalare?
Ma che vadano affangala in un velodromo, metto la prima e parto.
Per chi NON ha presente il frontale di un’Africa Twin,
lo unisca allo scarico di Papo e… Mosè aprii le acque.
Il viaggio prosegue e se il buongiorno si vede dal mattino…
durante un bel rettilineo lui apre e spara…
Non nel senso dei DB Killer, quelli li ho fregati, ho i tappi nelle orecchie,
ma nel senso che che gli parte un “quei koss negher” che rovinando al suolo mi arriva in pieno casco, rimbalzando sul cupolino della mia Regina.
Rallento e mi fermo troppo sicuro che fosse un suo tocco, e torno indietro a raccorglielo “Spidi”.
Quando lo raggiungo mi chiede se ho perso qualcosa…
Ah io…
ti t’ha ma tiret i sauneet e mi perdi quei koss?
Ovvero: hai perso tu la saponetta del ginocchio sinistro…
Avanti Savoia, che qui tocca star dietro al cattivello che scanna come un Joe Bar assassino!
Arriviamo su al Mottarone,
e stranamente ci sono poche moto, non si arriva a 15, e se non ci fosse un GS1200 adv, la mia sarebbe l’unica enduro… tutte stradali cattive cattive.
Un paio di coke per goderci il fresco ed ecco arrivar una pioggerellina fina fina…
Dai scendiamo tranquilli, ma mentre pennelliamo i curvoni che diventano tornanti, la pioggerellina fina fina, diviene prima un nubifragio e sfocia in una sonora grandinata.
Grandinata simile a chicchi di Mais,
meglio non proseguire, quindi ci si butta in chiesa!
MOTO comprese:
Nel mentre arriva un ciclista,
che sembra aver il delirio tremens, poverino e poveraccio,
trema come
una quaglia davanti ad un fucile Beretta.Prima che assideri davanti a noi lo spedisco in chiesa a scaldarsi davanti alle candele votive…
Dopo 40/50 minuti spiove e si riparte, ma il bello deve ancora venire…
Infatti scendendo di quota i chicchi di Mais e diventano uova di quaglia, che col fogliame verde al suolo rendono il budello d’asfalto un vero e proprio luna park…
anzi luna pork visto le parolacce che mi partono dal casco.
I 235 kg. Di Africa Twin con su me che vestito da moto sarò 120 kg. sui cubetti di ghiaccio del Mc Donalds, misto foglie verdi,
sono davvero complicati, ma anche Paolino dietro, credo se la stia sudando nonostante un baricentro molto più basso ed una moto molto più stradale.
Aprire il gas vuol dire intraversarsi, e quasi sicuramente stendersi.
Non tocco ne acceleratore ne freni, in piedi a spinger sulle pedane, in seconda di freno motore,
forse qualche volta addirittura in prima.
Fatico, anzi fatichiamo a star in piedi, ma sono doverosi gli scatti fotografici con la manciata di grandine che sembrano Olive Ascolane.
Attraversiamo un paese, dove le vecchiette spalano la grandine, ed è tutto bianco surreale, meno male che ho davanti un’auto e seguo i suoi binari nel ghiaccio, altrimenti saremmo ancora li.
Arrivati in pianura, Papo, che sa la strada torna davanti…
Dopo altri chilometri, alza il pollice tre volte, io non comprendo un cass, ma annuisco e lui si butta in una strada che è tutto un programma.
San StreetPilot da Garmin che alla massima risoluzione mi fa vedere le curve a 90°… perché di Papo manco più l’ombra, e lo comprendo una sana scannata per scaricare la tensione…
Io invece per stargli dietro mi carico quanto una valvola dentro un amplificatore lineare da 6 kilowatt!
Quando Papo decide di aspettarmi, addirittura in un 90° secco, credo di frenare la mia ruota anteriore sul suo gommone posteriore, ma a lui raccontiamo che ha scartato un sasso in carreggiata,
e gli ha scodato un po’ il posteriore, Hiii!
Arriviamo a casa sua, e mi offre la Brera per rientrare, ma tanto ormai son tutto bardato e proseguo ringraziandolo.
Ma…
A circa 300 metri dal ponte del ticino un albero crolla davanti a tre vetture che mi precedevano.
Ovviamente piove e gli automobilisti non accennano a scender dalle auto, ma la strada non sarebbe comunque praticabile, e con un metro di diametro la pianta non è ovviamente spostabile da 4 o cinque persone.
Tocca tornare indietro, lo StreetPilot mi fa deviare in una strada sterrata, a tratti fangosa, e dopo qualche chilometro, un miraggio, in mezzo alla brughiera un cartello stradale blu indica Milano,
ma transito di fianco ad un canalone che straripa anche e tocca zampettare per proseguire…
devo proseguire, perché se mi pianto qui… qui rimarrei, dai C4220!
Eccomi ri sbucare sulla strada asfaltata, ma a 30 metri dalla pianta di prima, e AIMHE? Dal lato sbagliato.
Vabbhè almeno c'è l'arcobaleno:
Ordino al Garmin il rientro a casa via autostrada, e dopo aver macinato chilometri arrivo a Novara Est, entro in A4 e subito dopo il telepass riecco la grandinata di prima, ha si perso moltissimo del suo vigore, ma la grandine è sempre grandine, e oltre a farmi male ferirebbe la Regina.
Stop di un altro quarto d’ora sotto ad un cavalcavia, quando sta smettendo di piovere arrivava un F4 in scarpette da ginnastica… or capisco che hai speso un boato per la moto, ma 100 € te li potevi tener per un paio di scarpe da moto.
Macino la rimanente strada sotto una piacevole pioggerella, ed arrivo a casa, dove anche l’asfalto è asciutto e non è ancora piovuto.
Mi tolgo l’antipioggia, asciugo l’Africa Twin e la ringrazio per avermi riportato a casa, anche dopo questi 284 km. da odissea,
sano e salvo,
come sempre!